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Vendita App, inquadramento fiscale

11/06/2018

La cessione a pagamento dell'App rappresenta la forma più semplice di Business Model in quanto i ricavi sono generati direttamente dal singolo download dallo store e dipendono solo da due variabili, prezzo e quantità, inversamente correlate. L’obiettivo di questa modalità di guadagno sarà quello di massimizzarne il prodotto. L’incasso verrà poi decurtato di una percentuale trattenuta dallo store (Apple, Google) del 30%.

Questo modello di revenue proporzionale al numero di downloads si adatta bene alle applicazioni che non hanno una alta frequenza di utilizzo ma è un modello con ridotta scalabilità in quanto l’App viene pagata dagli utenti una sola volta e gli aggiornamenti successivi sono tutti gratuiti.

Il gran numero di App offerte e la forte concorrenza fanno optare sempre meno i publisher per tale forma di remunerazione.

L’utente degli store, sia esso utente dell’App Store o di Google Play, per poter fruire dei servizi, effettuare i download e acquistare le applicazioni, deve iscriversi allo store e accettare i relativi termini di utilizzo. Come nella vendita di altro software applicativo l’utente finale paga un prezzo al fine di poter utilizzare il software personalmente (licenze d’uso esclusivo) e generalmente senza limiti di tempo.

L'oggetto della vendita è un software, un programma applicativo.

  • Cosa si vende: licenza di utilizzo non esclusiva

Con l’acquisto presso lo store l’utente finale è l’acquirente che acquista il diritto a scaricare (download) l’App, a installarla in qualunque suo dispositivo compatibile con l’App e ad utilizzarla. Non viene ceduto, invece, il diritto di autore o il diritto di sfruttamento economico dell’App che rimane in capo allo sviluppatore (developer).

Ai fini dell’inquadramento fiscale della vendita diretta delle App e della definizione degli obblighi che ne discendono, la comprensione della natura del contratto con lo store risulta rilevante. A seconda del tipo di assetto societario scelto dallo sviluppatore, le imposte dirette possono essere, alternativamente, l’IRPEF o l’IRES oltre che l’IRAP, le addizionali ed i contributi previdenziali. L’imposta indiretta è rappresentata tipicamente dall’IVA. La vendita di App inoltre, svolgendosi in paesi differenti, secondo la nazionalità del soggetto acquirente, comporta altri obblighi fiscali e contabili e condiziona i termini di applicazione dell’IVA.